DISTURBI DELLA PERSONALITÀ

 

“La personalità intesa come una completa realizzazione della totalità della nostra natura è un ideale irraggiungibile. Il fatto di essere irraggiungibile però non è mai un'obiezione valida per un ideale, perché gli ideali non sono altro che guide e mai mete.”

(C.G. Jung)

Personalità e disturbi di personalità - Definizioni

Secondo l'OMS "con personalità si intende una modalità strutturata di pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto e che risulta da fattori costituzionali, dello sviluppo e dell'esperienza sociale". Questa è la definizione di "personalità".  


Il disturbo di personalità invece - secondo la definizione del DSM-5 - "è un pattern permanente di esperienze interne (pensieri, sentimenti ed emozioni) e comportamenti che sono marcatamente differenti da quelli definiti dalla propria cultura, è pervasivo e inflessibile, ed emerge in adolescenza e nella prima età adulta. È stabile nel tempo e conduce a sofferenza o disabilità".


Il disturbo di personalità è quindi caratterizzato da un modello costante di esperienza interiore e di comportamento, un modello che non è in linea con quanto previsto dalla cultura di appartenenza dell'individuo, e che si manifesta in diversi contesti personali e sociali, provocando un disagio clinicamente significativo oppure rendendo difficile un buon funzionamento sociale dell'individuo, o un buon funzionamento lavorativo, o in altri ambiti di vita e di esperienza del soggetto. 

Il disturbo di personalità può infatti provocare delle difficoltà in diverse aree, principalmente interessando la sfera cognitiva (quindi interferendo con pensieri, valutazioni, cognizioni), la sfera affettiva (con ripercussioni su emozioni e umore), la sfera del controllo degli impulsi, la sfera delle relazioni interpersonali.



Classificazione dei disturbi di personalità

Secondo la classificazione dei disturbi di personalità del Manuale Diagnostico Statistico (DSM-5), è possibile raggruppare questi disturbi in tre cluster (A, B, C), in base alle principali caratteristiche che li accomunano. 

  • Disturbi di personalità Cluster A: comprende un gruppo di disturbi di personalità che hanno quale caratteristica comune la presenza di un comportamento strano, eccentrico, bizzarro del soggetto. I disturbi di personalità compresi in questo cluster sono:
    • Disturbo paranoide di personalità
    • Disturbo schizoide di personalità
    • Disturbo schizotipico di personalità
    • Disturbi di personalità Cluster B: comprende quel gruppo di disturbi della personalità caratterizzati principalmente da una espressione drammatica ed esasperata nei comportamenti,  e da una capacità di regolazione emotiva non adeguata o decisamente scarsa, con presenza di un alto grado di impulsività. I disturbi di personalità raggruppati nel Cluster B sono:
      • Disturbo borderline di personalità 
      • Disturbo narcisistico di personalità
      • Disturbo istrionico di personalità
      • Disturbo antisociale di personalità
      • Disturbi di personalità Cluster C: in questo gruppo ritroviamo quei disturbi di personalità caratterizzati da un elevato livello di insicurezza personale, che si accompagna ad ansia e funzionamento in vario modo disfunzionale e timoroso nelle situazioni sociali. Nel Cluster C ritroviamo:
        • Disturbo evitante di personalità
        • Disturbo dipendente di personalità
        • Disturbo ossessivo compulsivo.

        Diagnosi e intervento

        La valutazione per una diagnosi di disturbo di personalità richiede un tempo adeguato, in quanto il clinico deve valutare la costanza nel tempo e la persistenza dei tratti di personalità che caratterizzano il disturbo. 

        In questo caso è infatti fondamentale distinguere un disturbo di personalità (che quindi presenta caratteristiche di pervasività e costanza nel tempo delle esperienze interne e comportamentali, in modo rigido e inflessibile, interferendo con molti ambiti di esperienza di vita del soggetto) da un disturbo di altro tipo, che non si può configurare come un disturbo di personalità in quanto non presenta le stesse caratteristiche di pervasività e costanza (come ad esempio può accadere in situazioni di crisi o di stress attraversate dall'individuo, situazioni che possono provocare un disagio e anche un disturbo, ma che non si strutturano in tratti di personalità stabili e in un disturbo della personalità).

        Dopo aver effettuato la valutazione ed aver formulato la diagnosi è possibile, in base al diverso tipo di disturbo di personalità che ci si trova ad affrontare, formulare un piano terapeutico. L'intervento nei casi di disturbi di personalità può prevedere un percorso in cui si coniughi il trattamento in psicoterapia con (quando opportuno) un intervento farmacologico.