Dott.ssa Erika Debelli 

Psicologa Psicoterapeuta


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Akoé Psicologia e Psicoterapia

 

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INTERVENTI

Consulenza psicologica

Consulenza psicologica

"Della vita non bisogna temere nulla. 

Bisogna solo capire".

(M. Hack)

Cos'è la consulenza psicologica?

La consulenza psicologica è un processo volto alla individuazione, definizione e soluzione di problemi specifici e circoscritti in ambito psicologico. 

Etimologicamente “consulenza” (dal latino consulere cioè consultare, deliberare) ci rimanda al concetto di consultare, richiedere un consiglio, un consulto, un parere di una persona individuata come esperta in una determinata materia, nel nostro caso esperto/a in ambito psicologico, che quindi sarò una psicologa o psicologo oppure una/o psicoterapeuta

 

Quando richiedere una consulenza psicologica (counselling)?

Chi può trarre vantaggio da un intervento di consulenza psicologica (o counselling) è tendenzialmente chi già è dotato di una adeguata struttura di personalità, ma si trova ad affrontare una difficoltà contingente e/o ritiene di non disporre, al momento, di tutte le risorse necessarie per affrontarla e superarla, si sente in una situazione “di scacco”. Il tipo di difficoltà incontrata può essere di vario tipo: può essere una difficoltà legata ad un contesto relazionale (di coppia, famigliare, amicale), ai cambiamenti di situazioni di vita (crescita dei figli, cambiamenti nel contesto lavorativo), o di altri eventi personali, o comunque connessa ad altri eventi circoscritti per i quali al soggetto non sembra necessario intraprendere un lavoro in profondità come può accadere ad esempio in un percorso di psicoterapia. In questi casi infatti la domanda è più orientata ad un lavoro più circoscritto e limitato, mirato al problema, in assenza di problematiche complesse. Quasi come si volesse una sorta di “consiglio da parte dell'esperto".  

Il termine “consiglio” è tuttavia un termine che va ricontestualizzato e risignificato in questo ambito: compito dello psicologo è infatti essenzialmente quello di favorire l'emergere di aspetti del Sé non ancora pienamente consapevoli, ed è in questa direzione che va inteso anche il termine “consiglio”. Lo psicologo mira ad accompagnare il cliente verso scelte e soluzioni che in qualche modo già gli “appartengono”, e certamente non farà arrivare dall'alto consigli che, a ben guardare, rischierebbero di risultare magari estranei al Sé del paziente, al suo sistema valoriale, al suo mondo relazionale, alla sua visione del mondo. 

La consulenza psicologica, come ogni altro tipo di intervento psicologico o psicoterapeutico, sarà infatti sempre centrata sul soggetto, partirà sempre da un'attenta analisi della persona e da una analisi della domanda e del problema da questi portato, dalle sue risorse e dai suoi limiti, dalle sue dinamiche psichiche e relazionali, per poter infine elaborare insieme a lui una soluzione efficace. Potremmo quindi dire che lo psicologo lavorerà quasi come un “facilitatore” di risorse, favorendo e sostenendo un'analisi più efficace di aspetti del soggetto (intrapsichici, interpersonali, reali, consapevoli o inconsci, ecc.), e stimolando la consapevolezza, la connessione, l'integrazione di elementi fino ad allora un po' più distanti dalla consapevolezza, andando a recuperare e stimolare risorse ed elementi di forza già presenti nella persona stessa. Quindi, operando alla luce di una cornice di riferimento teorica e clinica solida e strutturata, lo psicologo potrà offrire un intervento di consulenza che non consisterà in un “consiglio” fornito ex abrupto dall'alto delle sue competenze teorico-cliniche, ma consisterà invece in una progressiva analisi, integrazione, acquisizione di nuovi aspetti relativi alle proprie risorse, strutture, dinamiche psichiche che, partendo dall'unicità di quella specifica persona in quella situazione, porterà ad una soluzione elaborata caso per caso, come un abito “cucito su misura”.

 

Anamnesi e valutazione clinica sono alla base di una corretta consulenza psicologica

La consulenza psicologica o counselling deve sempre partire da una corretta e approfondita raccolta dei dati che definiscono il problema riferito, la situazione, le risorse psichiche, personali o relazionali, i limiti, ecc. Deve quindi sempre iniziare con una anamnesi clinica accurata. Ciò significa raccogliere la storia del problema portato dalla persona (es. quando si è manifestato inizialmente, in quali occasioni, come si è eventualmente modificato nel tempo, quali le strategie fino a quel momento utilizzato per gestirlo), raccogliere la storia della persona e tutti gli altri elementi significativi sul piano relazionale, psicologico, clinico, ecc. Risorse disponibili e aree di fragilità sono altri elementi importanti da valutare. Da tutto questo insieme di elementi sarà possibile per il professionista formulare una valutazione clinica completa e puntuale.  

Bisogna infatti ricordare che la consulenza o counselling è un atto clinico e rientra negli atti tipici della professione di psicologo, e pertanto è di competenza dello psicologo o psicoterapeuta. 

Solo dopo una corretta e approfondita anamnesi e una valutazione clinica adeguata è possibile definire il percorso di consulenza o counselling, o eventualmente (sempre sulla base della valutazione clinica) considerare altri tipi di percorso qualora emergessero elementi tali da rendere non opportuno o anche rischioso per l'equilibrio della persona un percorso di consulenza (senza ad esempio aver prima trattato aree di fragilità che si sono individuate in fase di valutazione). 

Si può quindi chiaramente comprendere come la consulenza, pur essendo un percorso dai tempi brevi, tempi decisamente ridotti rispetto a quelli di un sostegno o una psicoterapia, necessiti comunque di un'accurata presa in carico che raramente o quasi mai si esaurisce in un singolo colloquio. Nel primo colloquio si potrà quindi raccogliere la domanda e la storia del paziente, pianificare insieme il percorso da intraprendere sulla base dei dati emersi, in modo da strutturare un percorso di consulenza psicologica efficace, che consenta di giungere in tempi relativamente brevi ad una soluzione mirata e positiva del problema, eventualmente pianificando ove necessario una successiva fase di verifica o follow-up.