LA PROIEZIONE - Non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.

Non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.

La proiezione è un meccanismo di difesa con cui ci proteggiamo dall'angoscia che c'è dentro di noi, spostandola all'esterno, sugli altri: i colleghi, il partner, gli estranei, i collaboratori.
È un meccanismo di difesa normale e utile alla sopravvivenza psichica quando rimane entro certo limiti. Ma se diventa rigido non è più sano.
Se nelle relazioni non ci sentiamo ascoltati nonostante più tentativi di aprire un dialogo, se continuiamo a vedere nei nostri colleghi solo aspetti che ci provocano angoscia e per di più ciò si ripete con più colleghi, se sentiamo che il mondo ci deve sempre qualcosa ma il mondo - cattivo - non ce lo vuole dare, allora la normale e sana funzione di questo meccanismo può iniziare a mostrare aspetti di patologia.

Solo quando saremo cambiati noi, tutto cambierà attorno a noi.

Una psicoterapia per incontrare se stessi in toto, avendo il coraggio di avvicinare anche le parti più disturbanti, può essere il primo passo quando le proiezioni delle nostre parti interne fragili, malate, arrabbiate, persecutorie diventano rigide e pervasive e ci rendono difficile una serena quotidianità nel lavoro o nelle relazioni.
L'incontro con se stessi è una delle esperienze più spiacevoli alla quale si sfugge proiettando tutto ciò che è più negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito. (C.G. Jung)