Dott.ssa Erika Debelli
Psicologa Psicoterapeuta
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Akoé Psicologia e Psicoterapia
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F.A.Q. - Frequently Asked Question
Psicologo/a: ha conseguito la Laurea magistrale in Psicologia ed è abilitato/a all'esercizio della professione psicologica; si occupa di diagnosi, attività di abilitazione-riabilitazione, sostegno in ambito psicologico.
Psicoterapeuta: dopo la Laurea magistrale in Psicologia o Medicina e dopo l'abilitazione, ha conseguito anche la Specializzazione in Psicoterapia (formazione quadriennale, riconosciuta Ministero Istruzione). Oltre ad occuparsi di quanto previsto per gli psicologi, si occupa di psicoterapia e trattamento dei disturbi, secondo l'orientamento di appartenenza (psicoanalitico, cognitivo-comportamentale, sistemico, ecc.).
Psichiatra: ha conseguito la Laurea in Medicina e la Specializzazione post-Laurea in Psichiatria. Può prescrivere farmaci e seguire il paziente dal punto di vista farmacologico.
Quando si prova un disagio, un disturbo, una sofferenza che si vuole superare (es. ansia, depressione, fobie, ecc.). Ma anche quando si vuole migliorare il proprio benessere, pur senza avere una chiara patologia (es. per incrementare risorse ed empowerment, gestire le ricadute della pressione lavorativa o di situazioni contingenti, affrontare lievi problematiche relazionali, ecc.). Serve quindi per riuscire ad occuparsi della propria salute in modo totale, non limitandosi ai soli aspetti medici della salute, ma riconducendola al più completo concetto di salute bio-psico-sociale.
Come riconoscere un disagio psicologico?
Un disagio o disturbo psicologico può interferire con la possibilità di vivere, lavorare, relazionarsi nella propria quotidianità in modo pieno e soddisfacente. Se sento un tono dell'umore tendenzialmente disturbante e non in linea con quanto sto sperimentando (es. sono quasi sempre triste ma non ho vissuto lutti o altri eventi che lo giustifichino, oppure sento una costante ansia anche quando non faccio nulla di ansiogeno, ecc.), se sperimento relazioni non soddisfacenti in cui “faccio gli stessi errori”, o se non riesco a costruire relazioni, o se improvvisamente sviluppo disturbi fisici inspiegabili (es. mal di stomaco, insonnia, ecc.) pur avendo già escluso ogni patologia organica, se sono bloccato in azioni o pensieri che devo continuamente ripetere, se sento che un evento passato mi ha segnato e non riesco a superarlo, se tutto questo e/o altri sintomi mi impediscono di vivere pienamente la mia quotidianità e di accedere alle mie risorse in modo pieno, allora può essere utile contattare lo psicoterapeuta per una prima valutazione e per decidere insieme se e come procedere per poter stare meglio.
La psicoterapia è un intervento volto alla cura delle funzioni affettive, cognitive e relazionali dell'individuo, che mira a ridurre la sofferenza o il disagio riferito dalla persona, ridurre i sintomi, promuovere il benessere.
Il percorso di psicoterapia si sviluppa attraverso colloqui che consentono, all'interno di una relazione terapeuta-paziente, di indagare, affrontare elaborare, vissuti, emozioni, pensieri, al fine di promuovere il cambiamento e sostenere le risorse della persona.
Tra gli interventi possibili, una posizione di rilievo può essere riconosciuta alla psicoterapia, che consente di ottenere risultati stabili e profondi nel trattamento di diversi ordini di disagio. A volte tuttavia può essere sufficiente ricorrere ad un sostegno psicologico, ad esempio per supportare la persona, le sue risorse, le funzioni dell'Io, ad esempio quando sta affrontando una difficoltà contingente. Se invece c'è necessità di un intervento più circoscritto e meno profondo, ad esempio più informativo, psicoeducativo, ecc., ci si può rivolgere alla consulenza psicologica. La scelta del tipo di intervento più opportuno deve essere fatta dallo psicologo o psicoterapeuta a seguito di una prima valutazione e sulla base di motivazioni cliniche, al fine di garantire sempre una presa in carico corretta ed efficace.
La durata di una psicoterapia non può essere definita a priori e dipende da numerosi fattori: dal tipo di disturbo presentato, dagli obiettivi che si desiderano raggiungere, dalla possibilità che la persona sente di avvicinare le sue aree di sofferenza, da eventuali difese psichiche che contrastano il cambiamento, ecc. Il rispetto del tempo personale di elaborazione dell'individuo è fondamentale per costruire un percorso che sia efficace per quella specifica persona.
In alcuni casi è possibile ricorrere ad una terapia breve, con un numero di sedute predefinito. Tale scelta deve rispondere sempre a motivazioni cliniche, al fine di tutelare il paziente e garantirgli le modalità di intervento più efficaci.
Il costo delle sedute dipende dal tipo di intervento (psicoterapia, sostegno psicologico, consulenza, psicoterapia infantile, EMDR, ecc.) e dal progetto terapeutico concordato. Il primo colloquio è già a tutti gli effetti un colloquio clinico, consente di raccogliere i dati anamnestici necessari per la valutazione e la progettazione dell'intervento. La spesa sostenuta per le sedute, come ogni spesa sanitaria, è detraibile. La fascia di prezzo degli interventi presso il mio studio è di 70-90 euro a seduta.
Quando ci si interroga sul costo delle sedute sarebbe però importante anche capire se è solo il costo economico della terapia ciò che ci trattiene dall'intraprendere un percorso terapeutico, oppure - come spesso accade - è il costo emotivo, il mettersi in discussione, l'impegnarsi in un lavoro su di sé sicuramente non facile, a costituire il prezzo più alto che ci impedisce di chiedere un primo colloquio.
I destinatari dell'intervento di psicoterapia infantile sono naturalmente i minori (bambini, preadolescenti, adolescenti), quindi ogni intervento viene pensato e costruito in base all'età del paziente e al suo livello di sviluppo, con modalità specifiche di interazione e strumenti appositi (non solo colloquio, ma anche gioco, disegno, ecc.). I genitori sono sempre coinvolti e la loro collaborazione è importante. Ad essi vengono garantite regolarmente sedute di restituzione per condividere il lavoro svolto e consentire loro di avere maggiori strumenti per sostenere anche a casa il cambiamento terapeutico che si sta avviando.
Deve essere innanzitutto uno/a Psicologo/a, quindi deve essere abilitato e iscritto all'Albo dell'Ordine degli Psicologi della regione di appartenenza: gli ordini vigilano sulla professionalità degli iscritti e contrastano l'abusivismo di chi non ha titoli per esercitare, garantendo così la tutela della salute dei cittadini. Deve risultare inoltre (da curriculum o chiedendo direttamente al professionista) una adeguata formazione e aggiornamento, in linea con il tipo di intervento che si richiede. Infine deve essere possibile per il paziente sentirsi accolto e ascoltato, sentirsi a proprio agio nella relazione con il/la professionista, in modo da poter iniziare il lavoro su di sé all'interno di una relazione paziente-terapeuta che sostenga il cambiamento.
Contattandomi attraverso il sito o telefonicamente, è possibile concordare giorno e ora del primo colloquio. Durante il primo colloquio raccolgo elementi e informazioni (anamnesi, storia personale, relazionale e clinica dell'individuo, storia del disturbo, analisi della domanda, ecc.) utili ad una prima valutazione indirizzi il percorso. Il primo colloquio ha quindi una importanza e un valore non inferiori a quelli successivi. Durante il primo incontro inoltre vengono date informazioni sul tipo di intervento che attueremo, sulle caratteristiche del setting (frequenza, orario, costi, modalità) e sui vari elementi che, riassunti nel consenso informato e nell'informativa sulla privacy, tuteleranno e garantiranno il nostro percorso.
Contattandomi attraverso il sito o telefonicamente è possibile concordare giorno e ora del primo colloquio. Quando la richiesta riguarda i minori, al primo colloquio richiedo la presenza dei soli genitori, entrambi anche se separati. Ciò consente di ascoltare e raccogliere la storia personale, evolutiva, relazionale e del sintomo del bambino dal punto di vista e dall'esperienza di ciascun genitore. Questo insieme di elementi dovrà poi essere integrato da quanto emergerà nelle prime sedute di valutazione con il bambino, al fine di formulare una prima ipotesi di intervento. Durante il primo colloquio con i genitori vengono inoltre definite le caratteristiche del setting (frequenza, orario, costi, modalità) e spiegati i vari elementi di tutela (segreto professionale, rispetto del Codice Deontologico, ecc.) che garantiranno il nostro percorso anche attraverso il consenso informato, che dovrà essere firmato da entrambi i genitori (anche se separati), a tutela e nell'interesse del minore.