COSA SI FA NELLA PSICOTERAPIA INFANTILE

“Se voi fate tutto ciò che potete per promuovere la crescita personale dei vostri figli, dovete essere pronti ad affrontare dei risultati inquietanti. Se i vostri figli riusciranno a incontrare se stessi, non si accontenteranno di incontrare solamente una parte del proprio Sé, ma vorranno incontrarlo per intero, comprendendo cioè sia gli elementi aggressivi e distruttivi, sia quelli che potrebbero essere definiti di amore.

Comunque sia, vi sarà questa lunga lotta cui dovete sopravvivere.” 

(Winnicott, “Dal luogo delle origini”)

Modalità di intervento nella psicologia dell'età evolutiva

Le modalità di intervento nella psicologia dell'età evolutiva sono sempre necessariamente modulate in base all’età e al livello di sviluppo del bambino, e utilizzano principalmente strumenti quali il gioco o il disegno, integrati dal colloquio, al fine di favorire il superamento del temporaneo disagio e di riprendere il percorso evolutivo in serenità. Attraverso il gioco ed il disegno è possibile andare ad esplorare il mondo interno del bambino, le sue paure, le sue preoccupazioni, i suoi vissuti e, sempre attraverso gioco e disegno, si può arrivare ad una elaborazione terapeutica e ad un cambiamento positivo. Il colloquio con il bambino allo stesso modo va ad integrare l'esplorazione del mondo interno, ad un livello diverso e fornendo ulteriori elementi. Come è facile intuire, è importante che il genitore del bambino possa attivarsi ai primi segnali di disagio al fine di poter richiedere una valutazione e di poter offrire un aiuto al bambino in tempi brevi, prima che si strutturi un disagio più persistente. Soprattutto nell'età evolutiva infatti l'intervento psicologico e psicoterapeutico ha una forte valenza di prevenzione di ulteriori difficoltà. Attivando un intervento precoce è infatti possibile ottenere un risultato migliore ed in tempi più brevi, e ciò anche in considerazione del fatto che le strutture psichiche in queste età sono ancora relativamente mobili e rendono più agevole ed efficace un intervento.  

Il percorso terapeutico del bambino deve necessariamente prendere in considerazione anche i genitori e la relazione (fantasmatica e/o reale) del bambino con essi, in quanto il disagio del bambino può trovare una migliore comprensione e di conseguenza una più efficacie cura se collocato nel suo contesto relazionale di sviluppo. Pertanto i genitori vengono spesso coinvolti nei percorsi terapeutici con i bambini: se il bambino è piccolo le sedute si possono tenere in presenza del/dei genitore/i; se è più grande pur entrando in seduta da solo, i suoi genitori saranno comunque sempre coinvolti e aggiornati sul percorso terapeutico in modo opportuno.  Con gli adolescenti, in considerazione anche del particolare compito evolutivo cui i ragazzi o le ragazze in questa fascia d'età sono chiamati (principalmente la conquista di un maggiore livello di autonomia e di individuazione) è importante garantire (compatibilmente con l'età e il problema portato) una maggiore autonomia dai genitori anche durante il percorso di terapia. Ogni situazione va naturalmente valutata individualmente per offrire la risposta migliore e concordata insieme.

È inoltre possibile per il genitore rivolgersi individualmente e direttamente al professionista per richiedere un aiuto a comprendere meglio alcuni segnali di disagio o alcune richieste e comunicazioni che gli arrivano dal figlio, o anche per lavorare in senso più esteso sulla genitorialità o sulle difficoltà che egli sente di incontrare, soprattutto in alcune fasi critiche, oppure ancora per recuperare la sicurezza e la serenità nel proprio ruolo di genitore. Inoltre è importante ricordare che con i bambini più piccoli (soprattutto fino ai tre anni di età, ma in vario modo anche in seguito) un lavoro sulla genitorialità potrebbe offrire i risultati migliori e con i tempi più brevi, ad esempio attivando un percorso specifico di psicoterapia centrata sulla genitorialità.

Qualunque sia il percorso che verrà individuato come il più opportuno per quello specifico bambino o adolescente in quello specifico contesto relazionale di crescita e in relazione alla specifica domanda di cura portata, il percorso sarà sempre concordato e valutato insieme ai destinatari. Sarà in tal modo possibile offrire la risposta più adeguata e "su misura" per favorire il superamento della difficoltà o dell'impasse e riprendere al meglio la crescita. E, ricordando la storia di Peter Pan, possiamo affermare con lui che "Per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici"; e a volte può essere proprio necessario un piccolo aiuto per ritrovarli, superare le difficoltà, e ricominciare a "volare" verso una crescita sana e serena.